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Egitto. Appunti di viaggio

di Eça de Queirós

Egitto. Appunti di viaggio

Nel 1869, un ancor giovane Eça de Queiroz – in seguito uno dei massimi esponenti della Letteratura portoghese – parte per assistere all’inaugurazione del Canale di Suez con l’intento di raccontare tutto ciò che vede ai lettori della stampa portoghese. Affronta così un lungo viaggio, che lo porta a conoscere luoghi come Cadice, Malta, Alessandria d’Egitto, la Valle del Nilo, le rovine di Menfi, Giza, Suez, il deserto, traendone innumerevoli immagini e impressioni che fissa su carta nei suoi appunti precisi e dettagliati. Viaggiatore curioso e osservatore attento, registra con avido interesse tanto gli usi e i costumi delle terre egiziane, un tempo culla di nobili civiltà e ora testimoni di un impietoso declino, quanto la loro bellezza naturale così estrema e antitetica, rappresentata dall’eterna dicotomia Nilo-Deserto. Nella sua narrazione, sullo sfondo, emerge costante il confronto tra Oriente e Occidente, in una fase storica caratterizzata da un’intensa attività di scambi commerciali e di rapporti diplomatici tra i due mondi.
Dopo Almeida Garrett con «Viaggi nella mia terra» e Camilo Castelo Branco con «Cuore, Testa e Pancia», Tuga Edizioni recupera dal passato un altro grande autore portoghese, con un’opera finora inedita in Italia e a cura di Federico Giannattasio.

ISBN 978-88-99321-36-9


15,00

Informazioni aggiuntive

Formato

14,8 x 21

Confezione

Brossura

Pagine

240

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L'Autore

Author

José Maria Eça de Queiroz nacque a Póvoa de Varzim il 25 novembre del 1845 da madre portoghese e padre brasiliano. Visse prima a Porto, dove studiò in collegio, poi a Coimbra, dove si laureò in Legge ed entrò a contatto con esponenti della cultura letteraria del tempo – la cosiddetta "Geração de 70" – avviandosi alla scrittura, prima giornalistica e poi letteraria. Si trasferì quindi a Évora, dove fondò un proprio quotidiano. Rivestì anche importanti ruoli diplomatici, tra cui quello di console all’Havana, a Newcastle e Bristol, e soprattutto a Parigi, città nella quale dimorò fino al 16 agosto del 1900, giorno della sua morte. Tra le sue maggiori opere, ricordiamo: "O mistério da estrada de Sintra" (1870), "O primo Basílio" (1878), "O mandarim" (1880) e "Os Maias" (1888), considerato il romanzo realista portoghese per eccellenza.