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Formato | 15 x 21 |
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Confezione | Brossura |
Pagine | 240 |
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Ci sono delle cose. Cose che a volte hanno la fortuna di rimanere indietro, altre ancora vengono con noi, ce le portiamo dietro anche se non vogliamo, anche se non lo sappiamo, ci seguono per fare di noi quello che siamo.
Nella terra di nessuno succedono fatti strani, e tre ragazzini decidono di far luce sul mistero del mostro della ferrovia. Adele, carica di speranza e disperazione, intraprende il suo pellegrinaggio lungo la via dei gabbiani; un uomo continua a fumare sigarette cercando di far luce sul suo passato.
Un viaggio lungo nove racconti, attraverso i fantasmi di Chiari che la chiamano con tutti i nomi del mondo, le elevate prestazioni e innumerevoli possibilità di una macchina fotografica infernale, passando per la ridente cittadina di Bastardi e i suoi strambi abitanti.
Qualcosa si muove dietro lo specchio mentre il tuttofare Spada è impegnato a fare i conti con vecchi segreti dimenticati, e in un appartamento al settimo piano di un vecchio palazzo c’è una stanza con la porta sempre chiusa, forse per un valido motivo o forse no. Il giovane Tommaso vuole risolvere una volta per tutte il problema che lo assilla, ma deve fare i conti con la cosa che tamburella con lunghe dita sull’anta chiusa dell’armadio, a notte fonda.
Nove storie di ordinaria follia, in cui la realtà prende forme inaspettate e i contorni netti della quotidianità svaniscono, persi in mezzo a tutte quelle cose che ognuno di noi si porta dietro.
ISBN 978-88-99321-05-5
15,00€
Formato | 15 x 21 |
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Confezione | Brossura |
Pagine | 240 |
Roberto – :
Seconda uscita e secondo successo per l’ormai non più scrittore emergente Giorgio Alfonsi.
Una sequela avvincente di racconti: avvincenti, fantasiosi e intriganti… da leggere tutto di un fiato 😊
Chiara Sinopoli – :
Una fantasia surreale al servizio di un’esistenza che va a caccia di se stessa. Un doloroso surrealismo manifesta l’autore, e in pieno, nella rappresentazione grafica di copertina: la vita “contenuta” in uno spazio ristretto, come una tazza, da cui debordano, nell’animazione della stessa a forma di volto, i fantasmi del protagonista dalle mani spettrali, vampiresche, dall’infantile paperella galleggiante, nel mare della materia grigia, guardinga con il suo elmetto, mentre l’acqua in cui sguazza fa affiorare quasi code diaboliche… La lettura, mentre scorre fluida, poi ti blocca per la durezza dei ricordi quanto delle situazioni, cui la schizofrenia può inchiodare. Coraggio, tanto coraggio per la “inventio” narrativa che si identifica con il dramma e la lotta per la vita, per la conquista della normalità che è pace e resurrezione.